DAI TRO-TRO AI PRAGYA: L'EVOLUZIONE DEI TRASPORTI PUBBLICI DI ACCRA
PARTECIPANTI AL PROGETTO INTERVISTATI:
ANGELA TEYVI ha lavorato a lungo come specialista di trasporti geospaziali, con particolare attenzione ai dati del trasporto pubblico e alla mappatura open-source in Ghana. Membro del Progetto di mobilità e accessibilità urbana del Ghana (GUMAP).
ANGELA TEYVI ha lavorato a lungo come specialista di trasporti geospaziali, con particolare attenzione ai dati del trasporto pubblico e alla mappatura open-source in Ghana. Membro del Progetto di mobilità e accessibilità urbana del Ghana (GUMAP).
Ad Accra, la capitale costiera del Ghana in rapida crescita, le strade sono animate da una coreografia tutta loro. I minibus chiamati tro-tro zigzagano tra semafori e fermate informali. I mototaxi, chiamati anche okada, sfrecciano attraverso gli incroci intasati. I pragya a tre ruote, spesso sovraccarichi, rimbalzano su strade dissestate, avventurandosi in quartieri che Google Maps non mostra. Questo è il sistema di transito informale di Accra: vasto, dinamico e, fino a poco tempo fa, per lo più invisibile nei registri ufficiali.
In Ghana, il tro-tro, spesso un furgone da 14 posti riconvertito e utilizzato per fare la spola tra i pendolari su brevi e lunghe distanze è una delle forme di trasporto pubblico più diffuse. Il nome deriva dalla lingua Ga, dove tro si riferisce a "tre penny", la tariffa standard per una corsa durante l'era coloniale del Ghana. Oggi il sistema è più attivo e decentralizzato che mai, ancorato ai principali hub lungo la Ring Road Central. La stazione Circle Accra, il principale terminal tro-tro della città, è operativa dall'alba fino a notte inoltrata.
Tra il 2020 e il 2022, un gruppo di ricercatori guidato da Angela Teyvi, specialista ghanese di trasporti geospaziali, sviluppatrice di software e sostenitrice dei dati aperti, ha intrapreso un'ambiziosa iniziativa per mappare questa rete da zero. Attraverso il Progetto di mobilità e accessibilità urbana del Ghana (GUMAP), il team ha sviluppato uno dei più completi progetti di dati open-source sul transito informale in Africa occidentale.
PORTARE ALLA LUCE CIÒ CHE MANCA DALLE MAPPE
Il sistema di trasporto pubblico informale di Accra è il cuore pulsante della mobilità per oltre il 70% dei pendolari giornalieri della città: serve centinaia di migliaia, se non milioni, di persone ogni giorno. In un giorno feriale, i tro-tro da soli coprono circa 3,5 milioni di viaggi di passeggeri nella regione metropolitana di Accra. Le tariffe variano in genere da 3 a 10 cedi (circa 0,15-0,60 euro), il che lo rende di gran lunga il modo più accessibile e conveniente di spostarsi per i ghanesi della classe operaia.
Finanziato dal Segretariato di Stato svizzero per gli Affari Economici (SECO) e implementato dal Ministero del Governo Locale e dello Sviluppo Rurale del Ghana, il GUMAP mirava a rafforzare la pianificazione della mobilità urbana. Come base per questa pianificazione, la componente di mappatura del progetto ha messo in luce e reso visibili i modi in cui le persone si muovono effettivamente in città.
Il compito di mappare Accra è toccato ad Angela e a un team di oltre 20 ricercatori sul campo, che hanno camminato, pedalato e seguito i percorsi. Hanno acquisito tracce GPS, contato i passeggeri, annotato gli orari e convalidato le fermate, spesso in condizioni difficili. "A volte il GPS smetteva di funzionare e la persona non se ne accorgeva nemmeno", spiega Angela. "Anche nelle giornate migliori, se riuscivamo a ottenere dati accurati all'80% era considerata una vittoria".
L'obiettivo non era solo quello di tracciare percorsi su una mappa. Si trattava di rivelare l'anatomia completa di un sistema informale che funziona proprio perché risponde alle esigenze delle persone, non ai piani. "Il governo costruisce stazioni, ma queste muoiono se nessuno le usa", dice Angela. "Abbiamo constatato che le stazioni sopravvivono solo quando c'è qualcosa intorno a loro, come un mercato. È l'attività economica a sostenerle".
Per Angela, l'importanza del trasporto informale va ben oltre la mobilità. Il trasporto è il motore della vita quotidiana della città. "Il trasporto pubblico è la spina dorsale della città", sostiene. Questa realtà è emersa in modo inequivocabile durante lo sciopero degli operatori dei trasporti che ha bloccato Accra, lasciando a piedi migliaia di persone e interrompendo l'attività economica in tutta la capitale. Senza il trasporto, le persone non possono andare al lavoro, i mercati si bloccano e la città rallenta. Angela riconosce la tensione tra la necessità di una supervisione governativa e la naturale efficienza del sistema attuale. "È un bellissimo caos", dice. "Certe cose non funzionano, ma funzionano".
A suo avviso, mantenere questo equilibrio è fondamentale per costruire un sistema vantaggioso per tutti.
In Ghana, il tro-tro, spesso un furgone da 14 posti riconvertito e utilizzato per fare la spola tra i pendolari su brevi e lunghe distanze è una delle forme di trasporto pubblico più diffuse. Il nome deriva dalla lingua Ga, dove tro si riferisce a "tre penny", la tariffa standard per una corsa durante l'era coloniale del Ghana. Oggi il sistema è più attivo e decentralizzato che mai, ancorato ai principali hub lungo la Ring Road Central. La stazione Circle Accra, il principale terminal tro-tro della città, è operativa dall'alba fino a notte inoltrata.
Tra il 2020 e il 2022, un gruppo di ricercatori guidato da Angela Teyvi, specialista ghanese di trasporti geospaziali, sviluppatrice di software e sostenitrice dei dati aperti, ha intrapreso un'ambiziosa iniziativa per mappare questa rete da zero. Attraverso il Progetto di mobilità e accessibilità urbana del Ghana (GUMAP), il team ha sviluppato uno dei più completi progetti di dati open-source sul transito informale in Africa occidentale.
PORTARE ALLA LUCE CIÒ CHE MANCA DALLE MAPPE
Il sistema di trasporto pubblico informale di Accra è il cuore pulsante della mobilità per oltre il 70% dei pendolari giornalieri della città: serve centinaia di migliaia, se non milioni, di persone ogni giorno. In un giorno feriale, i tro-tro da soli coprono circa 3,5 milioni di viaggi di passeggeri nella regione metropolitana di Accra. Le tariffe variano in genere da 3 a 10 cedi (circa 0,15-0,60 euro), il che lo rende di gran lunga il modo più accessibile e conveniente di spostarsi per i ghanesi della classe operaia.
Finanziato dal Segretariato di Stato svizzero per gli Affari Economici (SECO) e implementato dal Ministero del Governo Locale e dello Sviluppo Rurale del Ghana, il GUMAP mirava a rafforzare la pianificazione della mobilità urbana. Come base per questa pianificazione, la componente di mappatura del progetto ha messo in luce e reso visibili i modi in cui le persone si muovono effettivamente in città.
Il compito di mappare Accra è toccato ad Angela e a un team di oltre 20 ricercatori sul campo, che hanno camminato, pedalato e seguito i percorsi. Hanno acquisito tracce GPS, contato i passeggeri, annotato gli orari e convalidato le fermate, spesso in condizioni difficili. "A volte il GPS smetteva di funzionare e la persona non se ne accorgeva nemmeno", spiega Angela. "Anche nelle giornate migliori, se riuscivamo a ottenere dati accurati all'80% era considerata una vittoria".
L'obiettivo non era solo quello di tracciare percorsi su una mappa. Si trattava di rivelare l'anatomia completa di un sistema informale che funziona proprio perché risponde alle esigenze delle persone, non ai piani. "Il governo costruisce stazioni, ma queste muoiono se nessuno le usa", dice Angela. "Abbiamo constatato che le stazioni sopravvivono solo quando c'è qualcosa intorno a loro, come un mercato. È l'attività economica a sostenerle".
Per Angela, l'importanza del trasporto informale va ben oltre la mobilità. Il trasporto è il motore della vita quotidiana della città. "Il trasporto pubblico è la spina dorsale della città", sostiene. Questa realtà è emersa in modo inequivocabile durante lo sciopero degli operatori dei trasporti che ha bloccato Accra, lasciando a piedi migliaia di persone e interrompendo l'attività economica in tutta la capitale. Senza il trasporto, le persone non possono andare al lavoro, i mercati si bloccano e la città rallenta. Angela riconosce la tensione tra la necessità di una supervisione governativa e la naturale efficienza del sistema attuale. "È un bellissimo caos", dice. "Certe cose non funzionano, ma funzionano".
A suo avviso, mantenere questo equilibrio è fondamentale per costruire un sistema vantaggioso per tutti.
DATI PER LA GENTE, DALLA GENTE
Il team GUMAP non è partito da zero. Il loro lavoro si è basato sull'Accra Mobility Project, un'iniziativa open-data lanciata nel 2017 per mappare i percorsi di autobus e minibus della città. Tale iniziativa ha supportato anche la pianificazione di Aayalolo, un sistema di autobus formale introdotto dal governo per modernizzare il transito.
Tuttavia, il sistema Aayalolo è crollato nel 2018 a causa del basso numero di passeggeri, che hanno continuato ad affidarsi al sistema informale, più flessibile e ampiamente utilizzato. Recentemente ci sono stati tentativi di riportare in vita il sistema Aayalolo. Nel frattempo, i dati del progetto hanno fornito ad Angela e al suo team una spinta alla loro ricerca.
"Se avessero archiviato i dati su un PC in qualche ufficio governativo, non saremmo stati in grado di accedervi", afferma Angela. "Ma poiché erano open-source, abbiamo potuto basarci su di essi. Ecco perché dico sempre: i dati sono per la gente e dalla gente".
Il lavoro del team ha portato alla luce elementi inaspettati. Ad esempio, lungo alcuni percorsi, i conducenti esigevano che il veicolo fosse pieno prima di mettersi in viaggio, soprattutto nelle stazioni che richiedevano il pagamento di un pedaggio. Su altri percorsi, gli autisti erano più flessibili e facevano salire i passeggeri man mano che li incontravano.
Durante la fase di convalida dei dati, il team GUMAP ha scoperto modelli che evidenziano come il transito informale si sia adattato alla rapida crescita di Accra. Mentre le variazioni complete di percorso sono rare, le estensioni di percorso sono diventate frequenti, riflettendo l'espansione della città. In alcune aree sono stati individuati persino dei "percorsi fantasma": linee che i dipartimenti municipali credevano fossero ancora attive, ma che in realtà erano scomparse. Questa flessibilità e reattività caratterizzano il transito informale, rendendolo al tempo stesso resiliente e profondamente in sintonia con le dinamiche locali.
"Quando abbiamo presentato i nostri risultati al Dipartimento dei Trasporti, sono rimasti sorpresi", ricorda Angela. "Avevano informazioni provenienti dalle loro giurisdizioni, ma non un quadro generale della città. Abbiamo mostrato loro qualcosa di nuovo".
Un sistema con l'anima
Al di là dei numeri, Angela ha trovato un sistema ricco di cultura e carattere. Mentre a Nairobi, in Kenya, i matatu sembrano discoteche su ruote, con luci al neon che lampeggiano e musica a tutto volume, ad Accra i tro-tro presentano un'atmosfera completamente diversa. Angela spiega che sono ricoperti di slogan scritti a mano: "Alcuni citano le Scritture, altri si lamentano della politica o delle relazioni... Ci sono errori di battitura, ma non importa a nessuno", ride, "Questa è la nostra voce sulla strada". Ad Accra, il trasporto è più di un modo per spostarsi: è uno specchio culturale, un motore economico e un bene pubblico essenziale.
INNOVAZIONE A STRATI
Con quadri di pianificazione aggiornati, strumenti più intelligenti e persino autobus elettrici privati, Accra si sta lentamente muovendo verso sistemi più formalizzati. Tuttavia, l'idea è di farlo senza rinunciare all'agilità e all'umanità della rete informale. La strada da seguire, secondo Angela, consiste nel sovrapporre l'innovazione alla realtà vissuta, piuttosto che sostituire l'incredibile creatività dei sistemi informali.
Il consiglio che dà agli altri?
"Partite da ciò che esiste. Lavorate con le amministrazioni locali. Collaborate con le comunità. E imparate a costruire la tecnologia da zero". Come modello per il tipo di ecosistema di cui questo lavoro ha bisogno, indica Trufi, un'organizzazione no-profit che promuove l'apertura dei dati di trasporto in tutto il mondo.